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[SEZIONE NONA]

[ASTRONOMIA POETICA]

[CAPITOLO PRIMO]

dell’astronomia poetica

726Questo sistema mondano egli durava a’ tempi d’Omero alquanto spiegato piú, il quale nell’Iliade narra sempre gli dèi allogati sul monte Olimpo, e udimmo che fa dire dalla madre Teti ad Achille che gli dèi eran iti da Olimpo a banchettare in Atlante. Sicché gli piú alti monti della terra dovetter a’ tempi d’Omero esser creduti le colonne che sostenessero il cielo, siccome Abila e Calpe nello stretto di Gibilterra ne restaron dette «colonne d’Ercole», il quale succedette ad Atlante, stanco di piú sostenere sopra i suoi ómeri il cielo.

G. B. Vico - Opere, IV-i. 23