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358 libro secondo - sezione decima - capo primo


Siccome fin oggi i contadini toscani, in una nazione la piú riputata in pregio di favellare che sia in tutta Italia, invece di dire «tre anni», per esemplo, dicono «abbiamo tre volte mietuto». E i romani conservarono questa storia eroica, che si ragiona qui, dell’anno poetico che significavasi con le messi, i quali la cura dell’abbondanza principalmente del grano dissero «annona».

733Quindi Ercole fucci narrato fondatore dell’olimpiadi, celebre epoca de’ tempi appo i greci (da’ quali abbiamo tutto ciò ch’abbiamo dell’antichitá gentilesche), perch’egli diede il fuoco alle selve per ridurle a terreni da semina, onde furon raccolte le messi, con le quali dapprima si numeravano gli anni. E tali giuochi dovetter incominciar da’ nemei, per festeggiare la vittoria che riportò del lione nemeo vomitante fuoco, che noi sopra abbiamo interpetrato il gran bosco della terra, al qual, appreso con l’idea d’un animale fortissimo (tanta fatiga vi bisognò per domarla!), diedero nome di «lione». Il quale poi passò al piú forte degli animali, siccome sopra si è ragionato ne’ Principi dell’armi gentilizie; ed al Lione fu dagli astronomi assegnata nel zodiaco una casa, attaccata a quella d’Astrea, coronata di spighe. Questa è la cagione onde nei circi si vedevano spessi simulacri di lioni, simulacri del sole; si vedevano le mete con in cima le uova, che dovetter esser dapprima mete di grano, e i luci, ovvero gli occhi sboscati, che sopra si ragionarono de’ giganti. Dove poi gli astronomi ficcarono la significazione della figura ellittica, che descrive in un anno il sole, col cammino che fa per l’eclittica; la quale significazione sarebbe stata piú acconcia a Maneto di dar all’uovo che porta in bocca lo Cnefo, che quella che significasse la generazione dell’universo.

734Però con la teogonia naturale sopra qui ragionata si determina da noi la scorsa de’ tempi, ne’ quali, all’occasioni di certe prime necessitá o utilitá del gener umano, che dappertutto incominciò dalle religioni (la quale scorsa è l’etá degli dèi), ella deve almeno aver durato novecento anni da che tralle nazioni gentili incominciarono i Giovi, o sia dal tempo che ’ncominciò a fulminar il cielo dopo l’universale diluvio. E i dodici dèi mag-