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376 libro secondo - sezione undecima - capo secondo


diciamo, Enea divenne fondatore della romana gente nel Lazio. Il quale il Bocharto vuole che non mise mai piede in Italia, Strabone dice che non uscí mai da Troia, ed Omero, c’ha qui piú peso, narra ch’egli ivi morí e vi lasciò il regno a’ suoi posteri. Cosí, per due borie diverse di nazioni — una de’ greci, che per lo mondo fecero tanto romore della guerra di Troia; l’altra de’ romani, di vantare famosa straniera origine, — i greci v’intrusero, i romani vi ricevettero finalmente Enea fondatore della gente romana.

773La qual favola non potè nascere che a’ tempi della guerra con Pirro, da’ quali i romani incominciarono a dilettarsi delle cose de’ greci; perché tal costume osserviamo celebrarsi dalle nazioni dopo c’hanno molto e lungo tempo praticato con istranieri.