Pagina:Vico, Giambattista – La scienza nuova seconda, Vol. II, 1928 – BEIC 1964822.djvu/177

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leggerne questi libri, se non da voglia di apprendere nuovi lumi di vero, almeno da una indifferente curiositá di veder cosa portino di nuovo, e se non sei assistito da una invitta metafisica, la quale non oscuri i lumi della pura ragione con le nebbie delle anticipazioni concepute in forza d’irragionevole fantasia o invigorite da ostinata memoria, lascia da principio di leggergli, perché quindi prendono il lor principio. Tali caratteri si truovano essere stati generi fantastici.

1119[38] ..... e nelle comoditá d’intrudere nelle favole la loro sapienza riposta. Onde nel secondo di questi libri, che fa quasi tutto il corpo di quest’opera, si fa una discoverta tutta opposta a quella del Verulamio nel suo Novus orbis scientiarum, dov’egli medita come le scienze, quali ora si hanno, si possano perfezionare. Questa scuopre l’antico mondo delle scienze, come dovettero nascere rozzamente e tratto tratto dirozzarsi, finché giugnessero nella forma nella quale ci sono pervenute.

1120[42*] Potrai facilmente, o leggitore, intendere la bellezza di questa divina dipintura dall’orrore che certamente dee farti la bruttezza di quest’altra ch’ora ti do a vedere tutta contraria.

1121Il trigono luminoso e veggente allumi il globo mondano; che è la provvedenza divina, la quale il governa.

1122La falsa e quindi rea metafisica abbia l’ale delle tempie inchiovate al globo dalla parte opposta coverta d’ombre, perché non possa (e non può), perché non voglia (né sa perché non vuole) alzarsi sopra il mondo della natura; onde, dentro quelle sue tenebre, insegni o ’l cieco caso d’Epicuro o ’l sordo fato degli stoici, ed empiamente oppini che esso mondo sia Dio, o operante per necessitá (quale, con gli stoici, il vuole Benedetto Spinosa), ovvero operante a caso (che va di séguito alla metafisica che Giovanni Locke fa d’Epicuro), e (con entrambi), avendo tolto all’uomo ogni elezione-e consiglio, avendo tolta a Dio ogni provvedenza, insegni che dappertutto debba regnar il capriccio, per incontrare o ’l caso o ’l fato che si desidera. Ella con la sinistra tenga la borsa, perché tali venenose dottrine non son insegnate che da uomini disperati, i quali o, vili, non ebbero mai parte allo Stato o, superbi, tenuti bassi o non promossi agli onori de’ quali per la lor boria si credon degni, sono malcontenti dello Stato; siccome Benedetto Spinosa, il quale, perché ebreo, non aveva niuna repubblica, truovò una metafisica da rovinare tutte le repubbliche del mondo. Con la destra tenga la bilancia, poiché ella è la