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XXX

AL CARDINAL LORENZO CORSINI Rifacimento della lettera precedente.

Il chiaro e distinto onore di cui l’Eminenza Vostra benignamente si è degnata colmarmi, essendosi compiaciuta di gradire con una generositá propia della vostra grandezza un mio umile ed ossequioso desiderio di consagrare sotto l’alto e potente vostro patrocinio un deboi parto del mio scarso ingegno che sta per uscire alla luce, acciocché quel credito, che l’opera in se stessa non ha per il poco pregio dell’autore, possa sicuramente conseguirlo col portare nella sua fronte lo splendore del luminoso nome vostro, mi dá ora lo spirito di non perdere un’onorevole occasione di dare a Vostra Eminenza una piena testimonianza del mio animo umile e riverente, di annunziarle propizio questo giorno tanto per noi segnalato e memorabile, augurandoglielo con que’ piú fervidi voti che l’animo mio può concepire, continuato da una lunghissima serie d’anni per la felicitá della cristiana repubblica; sperando che l’Eminenza Vostra, con quell’istessa grandezza d’animo colla quale anticipatamente si è compiaciuta della mia tenue ossequiosa offerta, voglia gradire questi miei sinceri sentimenti, mentre io, profondamente inchinandola, mi rassegno umilmente per sempre, ecc.

Napoli, 26 dicembre 1724.

XXXI

DEL CARDINALE LORENZO CORSINI Si scusa di non poter contribuire alle spese di stampa dell’opera anzidetta.

Nella visita che io feci ultimamente della mia diocesi di Frascati, mi occorse di metter mano a molte esorbitanti spese, per le quali ho fin dovuto restringere alcune altre che qua prima