Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/206

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spargirica tanti awanzamenti alla medicina; la circolazione del sangue, che ha fatto cambiare di sentimenti alla física del corpo animato e voltar faccia all’anatomia; la polvere e lo schioppo, che han portato una nuova bellica; la stampa e la carta che han riparato alla difficoltá delle ricerche ed alle perdite de’ manoscritti; la cuppofa sopra quattro punti da altrettanti archi sospesa, che ha fatto stupire l’architettura degli antichi ed ha dato motivo a scienza nuova di meccanica; e, sullo spirare della barbarie, il cannocchiale, che ha prodotto nuovi sistemi d’astronomia.

Dipoi Ella è venuta in etá della qui tra noi rifiorente toscana poesia; ma un tanto beneficio deve Ella al tempo, da cui è stata, senza guida altrui, menata a leggere Dante, Petrarca, Guidiccioni, Casa. Bembo, Ariosto ed altri poeti eroi del Cinquecento. Poiché sopra tutti, non per altrui avviso fattone accorto, ma per lo vostro senso poetico, vi compiacete di Dante, contro il corso naturale de’ giovani, i quali, per lo bel sangue che ride loro nelle vene, si dilettano di fiori, d’acconcezze, d’amenitá; e voi con un gusto austero, innanzi gli anni, gustate di quel divino poeta, che alle fantasie dilicate d’oggidi sembra incolto e ruvido anzi che no, ed agli orecchi ammorbiditi da musiche effeminate suona una soventi fiate insoave e bene spesso ancora dispiacente armonía. Cotesto le fu dato dal melancolico umore di che Ella abbonda; onde nelle conversazioni nostre, anche amenissime, voi dal piacere degli esterni solete ritrarvi a quello del vostro senso interiore; e, quantunque dalla vostra tenera etá siate versato ben dieci anni nel lume di questa grande, bella e geutil cittá dell’ Italia, pure, perché siete nato a pensar poetico, rado e poco pariate con favella volgare e ancor vi comparite poco addestrato alla pulitezza del nostro serrnon civile.

Ora è ben fatto che sappiate cosa fece gran poeta Dante, di cui voi cotanto vi dilettate per un certo naturai senso, onde egli vi fa poeta che lavorate di getto, non per riflessione forse men propia, onde egli vi facesse un imitatore meschino.

Egli nacque Dante in seno alla fiera e feroce barbarie