Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/219

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cotanto la distingue tra’ principi, deve rendermi persuaso che il differimento dell’effetto egli nasca dall’ impossibile. Mitigo però la mia avversa fortuna frattanto con la speranza, anzi fiducia di vivere sotto la vostra potente protezione, e, per di lei somma pietá, di esser tenuto presente alla sua pregiatissima grazia.

[Napoli, fine del gennaio 1726].

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DEL CONTE DI PORCIA

Sulla divisata riedizione veneziana deila Scienza nuozrn e sxAY Autobiografia.

Il merito sommo di Vostra Signoria illustrissima, piú che i miei buoni uffici, ha contribuito a conciliare a lei l’amicizia e la stima del padre Lodoli e del signor abate Conti. Questi due soggetti dottissimi si pregiano al pari di me d’essere entrati in possesso del di lei amore e si fanno gloria il promuovere la fama della di lei virtú e ’l divolgamento delle di lei immortali produzioni di spirito, che tanto onorano la filosofia italiana. Farò intanto sapere al padre Lodoli le difficoltá addotte a Vostra Signoria illustrissima da codesto signor residente veneziano intorno al ricapito delle di lei note ai Principi della nuova scienza , e son certo ch’egli si studierá la maniera di trovarvi il compenso, perché giungano a noi sicure le note accennate. Sino a che arrivino queste, non si perderá tempo nel far pubblicare la storia della di lei vita e studi, perché questa serva di norma a chi vorrá aiutarci a proseguire quest’opera, che, se l’amor de’ miei pensamenti e trovati non m’inganna, vuol riuscire di profitto e di gloiia alle lettere italiane. Alla storia stessa farò aggiugnere le correzioni, le quali Vostra Signoria illustrissima mi propone nella sua gentilissima lettera de’ io del caduto marzo, siccome pure le protestazioni che la di lei modestia m’insinua. Io spero che ogni cosa riuscirá a di lei

G. B. Vico, Opere - v.

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