Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/270

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qual opera pensava di dar questo titolo: Idea e sistema generale delle naturali e soprannaturali veritá , dove io dall’ordine e disordine dell’uomo cerco di ricavarle tutte per tutte finalmente dimostrarle in Gesú Cristo, che fa il principio universale di questo sistema che ci abbozza la ragione universale e ci ritocca la fede. E questa è insomma l’idea della mia orazione ed opera, nella quale perciò m’è convenuto accennare assai le tracce dell’ordine e del disordine dell’uomo, anche col riflesso che mal si possa dimostrare o lodare in tutto la virtú se non si confronta col vizio, nella guisa che fa Plinio nel suo gran Panegirico a Traiano. Da questa economia mi è nata ancora l’opportunitá, anzi la necessitá di dimostrare in maniera assai nuova e concludente che, secondo il principio assegnato e l’ordine posto, dovette nella gran Madre di Gesú Cristo esser tutto l’ordine della natura e della grazia, senza che vi potesse esse* disordine mai, e credo che mi sia riuscito assai, rischiarando meglio la ragione universale, che si regge da sé per via del circolo circoscritto al circolo primo ed uno, che si fa l’idea di Gesú Cristo; mettendo cosi in chiaro un’altra veritá, che questi e simigliami caratteri e figure di linee e numeri non son mica giá segni capricciosi e fantastici, ma si carattere e belle idee effettive e reali di quelle nature che ci producono queste idee: cosa mai toccata da altri, i quali perciò han fatto o mal uso o non il miglior uso di simiglianti caratteri, de’ quali per altro si son valuti assai meglio degli antichi i moderni metafisici, ai quali è riuscito bene, in buona parte, e meglio al Malebranche, di mettere in chiaro certe veritá per via de’ matematici argomenti e proposizioni geometriche.

Or tante cose della mia opera, ristrette, si può dire, in pochi fogli, dai quali io ne potrei far nascer volumi, m’han resa l’impresa piú difficile di quel che io pensava, e specialmente per darle la miglior chiarezza, che tutta viene finalmente dal miglior ordine e metodo, valendomi perciò a tale oggetto del sintetico e analitico, per dar prima un’idea generale del mio eroe e della virtú eroica, per farne poi l’analisi e compirne meglio la sintesi coll’idea generalissima del principio archetipo