Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/284

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quasi inchiodato in un letto; per la qual cosa si è veduto nella necessitá di sostituire in suo luogo interinamente nella cattedra della rettorica un suo figliuolo per nome Gennaro, il quale da piú anni s’ha indossato il peso di questa carica, ed in essa se ne disimpegna con qualche soddisfazione del pubblico e della gioventú, del che ne può essere bastante pruova il mantenersi l’istessa udienza e l’istesso concorso di giovani che esso supplicante soleva avere. E perché esso giá si vede in etá cadente e dall’angustie presenti, nelle quali esso ed i suoi vivono, ne considera e prevede le maggiori, nelle quali la sua povera famiglia dovrá cadere cessando esso di vivere, laonde supplica umilmente la vostra reai clemenza a volersi degnare con suo reai ordine di conferire la futura sostituzione proprietaria della mentovata cattedra di rettorica in persona di detto suo figliuolo, acciocché la sua famiglia, dopo la sua mancanza, possa almeno avere un qualche ricovero donde in qualche maniera possa tener da sé lontana una brutta e vergognosa povertá, nella quale certamente anderá a cadere. E lo riceverá dalla vostra reai munificenza a grazia, ut Deus.

[Napoli, 29 o 30 dicembre 1740.]

LXXX 1 V

DI FRANCESCO SERAO

Si congratula per la notizia del conferimento a Gennaro Vico della cattedra paterna.

Viro clarissimo Iohanni Baptistae Vico, professori emerito atque historiographo regio, Franciscus Seraus s. p. d.

Ain tu? Vice vivorum optime. Ergo in neapolitanum homi nem (quisquis ille fuit) cadere tam ingenui liberalisque consilii laus potuit ut de promotione filii tui, iuvenis doctrinae probitatisque laude fiorentissimi, ad regem optimum referendum censuerit? Nam de principis clementissimi munificentia ac benignitate modo non deesset qui admoneret, nihil erat caussae cur