Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/289

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DEL CARTEGGIO DEL VlCO.

I. — Il Magliabechi aveva carteggio (serbato nella NazionaleCentrale di Firenze) coi principali studiosi napoletani del tempo, e particolarmente col suo collega in bibliofilia Giuseppe Vailetta. Dal quale, indubbiamente, il V. fu consigliato a inviare all’erudito fiorentino la sua canzone, per la quale si veda sopra a p. no e piú appresso, tra le Poesie varie, I.

II. — Cfr. pp. no e 116. La lettera del Magliabechi al V. del 28aprile 1693 è andata dispersa. Sul Vailetta pp. 106 e 117-8.

III. — Cfr. p. 109 e no.

IV. — Il conte Antonio Coppola, fratello cadetto di Nicola duca di Canzano e, come costui, fiero antiaustriacante, era nato a Napoli il 16 luglio 1664 e s’era laureato in giurisprudenza nel 1681. Sui rapporti del V. con suo nipote Andrea, p. 122. — Sul Biscardi, cfr. p. 121. La sua Epistola (Napoli, 1703), della quale il V. cita il titolo con qualche inesattezza, gli fruttò nel 1707, all’ingresso degli austriaci a Napoli, la destituzione da reggente del Collaterale.

V. — Sul Vidania, sul Rinaldi e sul Brenckmann, p. 114. Il primo, allora, si trovava temporaneamente a Barcellona alla corte di Carlo HI d’Austria.

VI. — Cfr. piú giú p. 299.

VII. — Dal testo medesimo si scorge che la presente lettera era stata preceduta: a) da una del Crescimbeni, nella quale si chiedeva al V. di restare fedele alla vecchia Arcadia, e conseguentemente di non dare il proprio nome a un gruppo di dissidenti, capeggiati dal Gravina; b) da una prima risposta impegnativa del V.; c) da una replica cortesemente rimproveratrice del Crescimbeni. — Del Nardini non s’hanno notizie. — Il «signor