Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/351

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temprato affilano in taglientissime,

800in pungentissime

e spade e cuspidi, di che si vestano, di che si cingano, le qual’ impugnino 805in guerra i strenui

figli, e ne portino alte vittorie.

Alma Cerere intanto, or tu cortese per cotesta deitá eh’ a me pur devi,

810da me inchinata or danza a tante nozze.

Per me di questa terra la giá gran selva antica, poiché Diana ne purgò le fiere, onde sicuro il suo germano Apollo 815in Anfriso poteo guidar gli armenti,

col fuoco che Vulcano di dura selce viva da le battute viscere pria scosse, bruciando da per tutto

820rover gravi, dur’elci e querce annose,

ridottovi il terreno atto all’aratro col ferro che ti die’ Marte per uso del grave aratro, poi vi seminasti la prima spezie di frumento, il farro;

825e ’l farro poi dal vincitor romano

fu dato in premio a’ forti che ’nsigni l’arme oprár ne le battaglie; ed i piú forti de’ romani, i padri, che soli imprima aveano i sacerdozi,

830le lor nozze col farro consacráro.

Quindi tu altere desti

le tue leggi de’ campi,

e le tue fúr le prime leggi umane,