Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/352

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con le quai si fondar gl’imperi e i regni: 835ch’appo le genti, i territori o campi

sieno in sovrana signoria de’ forti; quei che men forti sono, n’abbiano solo gli commerzi o gli usi. Perché gli uomini, accorti 840che non potean divisi

difender i lor campi da l’altrui forza ingiusta, congiunser tutte le lor forze in una; e si fondáro in terra il sommo impero, 845cui sommiser le lor forze private,

perché guardasse loro colti i campi e sicuri, che guardando sicuri erano colti; e tutto ciò per téma che la terra S50 non ritornasse alla gran selva antica.

Tanta è la tua possanza, tanta hai tu dignitá d’uscir qui in danza.

Tu seconda, feconda

855i suoi campi

ch’ai signore splendore recár.

Tu a lui cara,

860prepara

altri ed ampi, ché ricchezze, grandezze puoi dar.

865Da viltá

nobiltá

sol tu campi; co’ tesori, gli onori

870usi serbar.