Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/97

Da Wikisource.

gli altri suoi confratelli. Giunta la medesima nella casa del defunto, cominciò a susurrare che non volea permettere che i professori dell’universitá portassero i fiocchi della coltre mortuaria. Sostenean per contrario i professori che un tal dritto onorevole a loro si apparteneva, molti esempi adducendone. Intanto fu calato il cadavere nel cortile della sua casa e situato sul feretro, insignito delle divise della regia universitá. Qui cominciò il rumor grande fra i confratelli della congregazione ed i professori, gli uni non volendo cedere agli altri e mostrando all’aspetto di morte fin dove giunga l’umana debolezza ed alterigia. Niente essendosi potuto amichevolmente combinare, la congregazione con inumano consiglio stimò di lasciare il cadavere ed andar via. I professori, non potendo essi soli far l’esequie, partirono, ed il cadavere dovè di nuovo esser condotto nell’antica sua abitazione. Quanto questo accidente avesse trafitto l’animo dell’addolorato figlio, che, dopo aver perduto un padre si caro, dovè soffrire di vederlo nuovamente riportare in casa, ciascuno potrá facilmente congetturarlo. Dato sfogo al giusto dolore, stimò chiamare il di seguente il capitolo della metropolitana chiesa acciò avesse condotto le spoglie del genitore al sepolcro, soggiacendo a quelle spese maggiori che in tali luttuose circostanze si debbono imperiosamente erogare. I professori non furon pigri di accompagnare il loro estinto socio alla tomba, e venne sepolto nella chiesa de’ padri dell’Oratorio detta de’ Gerolamini, come quella che era frequentata, mentre vi vea, dall’illustre uomo e da lui stesso prescelta ad accoglierne le ceneri.

Giacquero queste neglette ed ignote, come per l’ordinario a tutti gli uomini dotti nella cittá nostra avvenir suole, fin all’anno 1789; allorché dal piú volte nominato Gennaro, superstite figlio di si gran padre, gli fu in un remoto angolo di detta chiesa scolpita una breve iscrizione; potendosi a tal proposito rinnovare le antiche querele del poeta, allorché magnifico sepolcro ad inetto uomo venne innalzato:

Marmoreo Licinus tumulo iacet; at Calo parvo,

Pompeius nullo