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gromo – castello e torre.


Villa G. Cattaneo di Proh

A GROMO


romo, piccolo paese di poche case raccolte su una specie di rupe, sorge sulla destra riva del Serio, ad un'ora di carrozza dal Ponte della Selva, testata della ferrovia che attraversa la valle Seriana. Ancor oggi questo paesetto è abbellito dalla torre e da alcuni resti del castello, che nei secoli scorsi doveva sbarrare la valle e che, secondo vecchi documenti, apparteneva alla nobile famiglia Ginami di Licini, detta degli Zucchinali, dalla zucca colla quale si distingueva il suo stemma.

Il castello doveva certamente essere di non limitate proporzioni; ma in seguito esso venne diviso e deturpato da nuove costruzioni e da non felici adattamenti. E la casa, oggi di proprietà del conte G. Cattaneo di Proh e messa secondo ogni moderna esigenza, fece forse parte del medesimo castello. Essa, tra l'altro, vanta un grande salone abbellito da pregevoli mobili antichi dovuti in gran parte ai Fantoni.

Ma a fare di questa villa un simpatico soggiorno, oltre la splendida di cui vi si gode, concorre l'aria saluberrima che si respira in tutto Gromo, le cui forse idrauliche — in massima parte in potere del proprietario della villa — preparano in tempo non lontano risorse non disprezzabili al grazioso paesetto, la cui valle fu del resto sempre laboriosa e ricca. Sono difatti celebri le numerose fucine che nel medio evo mandarono da quassù armi in tutto il mondo.