prospetto della villa a mezzodì.
DI DON GIOVANNI FALCÒ, PRINCIPE PIO DI SAVOJA
a famiglia Orsini-Roma, è proveniente da quel dotto giureconsulto Cedrone Orsini di Roma, che nel secolo XV prese stanza a Milano. Del di lui figlio Francesco, morto novantenne nel 1515 carico di onori e che fu marito di Caterina Birago, ci rimane la lapide tumulare presso la sagrestia di S. Fedele, ove fu trasportata nel 1776, in seguito alla distruzione della chiesa di S. Maria della Scala. Questa lapide è preziosa perchè opera certa del
Busti detto
il Bambaja, che pochi anni dopo conduceva fine, in S. Francesco Grande, il monumentale sarcofago dei Birago, includendovi in un pilastrino, in attestato della illustre parentela dei Birago cogli Orsini, lo stemma colla sbarra a tre gigli e le due rose proprie degli Orsini-Roma di Milano. Maggior fama ebbe nella prima metà del XVII secolo quel Giulio Orsini, colto e benevole sacerdote che, creato cardinale nel 1621, contemporaneo al cardinale
Federico Borromeo, fu assai stimato e onorato alla corte pontificia. Morì a Roma nel 1662, e di lui che scansò il nepotismo, piaga cardinalizia, fu scritto,
nunquam cumulavit pecuniam.
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prospetto della villa a mezzodì.
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