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villa melzi a bellagio

nova e Thorwaldsen, antichi cimeli classici di cui Francesco Melzi compì una celebre collezione, piccole sfingi egizie ricoperte di geroglifici misteriosi che tra gli arbusti rari del giardino, fissano con l’occhio sognatore la bellezza naturale di questa penisola, cui si potrebbe applicare il catulliano “pupilla delle penisole„.

la cappella. In fondo al giardino, verso il villaggio di San Giovanni, si apre la cappella gentilizia dove riposano i tre Duchi di Lodi. Pieno di ispirazione solenne il monumento funebre che Vincenzo Vela scolpì per Lodovico Melzi, e capolavoro di cesello i bronzi di cui ornò il tempio il Manfredini, per incarico di Giovanni Melzi.

Ma tutte le bellezze dell’arte sono pallide cose in confronto alla natura esterna! In questo angolo di terra essa dispiega con tanta grazia le sue meraviglie, che a chi cammina per questa grande villa del Lario, pare a volte di vivere non nella realtà, ma nel sogno.

il lago e la villa melzi.