Pagina:Vita di Dante.djvu/682

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prima canzone d’amore; della Pia, la infelice Sanese spenta in Maremma per calunnia e gelosia; delle dolci accoglienze di Virgilio e Sordello concittadini; del gentil giudice di Gallura, Nino della Gherardesca, altro amico di Dante, e suoi rimprocci alla moglie e sue raccomandazioni alla figliuola; del miniatore Oderisi, e sue patetiche riflessioni sulla vanità della gloria; di Forese, l’amico della gioventù, con le tenere rimembranze e le lodi da lui dette dell’amorosa Nella sua; e quello testè citato di Gentucca e di Buonaggiunta, seguito da quella spiegazione della poesia ispirata ad amore, che recammo altrove; e poi la descrizione del paradiso terrestre con quelle figure così gentili, qualunque cosa figurino, di Lia e Matelda; e finalmente e soprattutto que’ tre canti divini del ritrovamento della sua Beatrice, dopo dieci anni secondo la finzione, ma dopo ventiquattro secondo la verità, della sua separazione da essa. Il Purgatorio è un canto crescente d’amore dal principio sin presso al fine.

E vi s’aggiungono le numerose e meravigliosamente variate figure d’angeli ivi introdotte.