Pagina:Vita di Dante (Tiraboschi).djvu/37

Da Wikisource.
32 VITA DI DANTE.

Petrarca e Dante furono nel medesimo giorno cacciati da Firenze. Or i monumenti autentici, citati dal Pelli, mostrano, che Dante fu esiliato a’ 27 di Gennajo del 1302, e il padre del Petrarca, come confessa lo stesso ab. de Sade (t. I. p. 136) non fu condennato che a’ 20 d’Ottobre dello stesso anno. Più grave ancora è il secondo. In questa lettera si dice che il padre del Petrarca era più giovin di Dante. Or checchè ne dica l’ab. de Sade (ib. p. 12 54 ec.), è certo ch’egli era più vecchio. Pruova convincentissima ne è una lettera del Petrarca a Guido da Settimo, scritta, come confessa lo stesso ab. de Sade (t. 2. p. 671), l’anno 1361, poichè in essa fa menzione del tremuoto ch’ei sentì in Verona vent’anni addietro, che fu appunto nel 1347. Or il Petrarca narra in questa lettera un viaggio che egli con suo padre, con un zio paterno di Guido e con Guido medesimo avea fatto al Fonte di Sorga, mentre egli insieme con Guido studiavan gramatica: in illo surgentis aevi flore .... quem grammaticorum in stramine ..... egimus (t. 10. Senil. ep. 2.): il che si dee riferire circa all’anno 1316 in cui il Petrarca contava dodici anni di età. Questi aggiunge che suo padre e il zio di Guido avevano a quel tempo quell’età a un di presso che aveano al presente