Pagina:Vittorelli - Poesie, 1911 - BEIC 1970152.djvu/149

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Mentre del casto alloro
sedendo a l’ombra amena,
la dilicata avena
ti piacerá destar;

io con la punta d’oro
vo’ la corteccia bella
a l’alma tua sorella
devoto consecrar.

Queste parole istesse
nel tronco incider bramo:

— Non sia chi fronda o ramo
ardiscami toccar.

Dacché Nerina elesse
viver tra chiuse soglie,

10 serbo le mie foglie,

al tempio ed a l’altar. —
Allor vedrai festosi
lá correre i pastori,
e di silvestri fiori

11 tronco inghirlandar:

e fuor degli antri ombrosi
uscir i fauni pronti,
e le caprigne fronti
innanzi a lui curvar.