Pagina:Vittorelli - Poesie, 1911 - BEIC 1970152.djvu/370

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Correr del museo civico di Venezia) meritano di essere qui ricordati i mss. 31, B, 5-8, e 45, B, 2901, il primo dei quali contiene, distribuite in quattro volumi, tutte le poesie del Vittorelli, trascritte dal Roberti. In codesta opera importante e diligentissima, il Roberti raccolse da fonti svariate (autografi, edizioni, fogli volanti, pubblicazioni d’occasione) quanto egli conobbe della produzione letteraria del rimatore concittadino, e con lodevole pazienza trascrisse di molte poesie le varianti dei manoscritti e delle diverse stampe fino al 1830. Il secondo, che contiene in gran parte i poemetti giocosi della gioventú, è di mano di un altro bibliografo bassanese, Valentino Novelletto, ma fu rivisto dal Vittorelli, che vi notò varianti ed osservazioni.

II

Forse nessun altro poeta del secolo decimottavo, fatta eccezione pel Metastasio, ebbe in vita un numero cosi grande di edizioni delle sue rime, quanto Iacopo Vittorelli. Stampate, volente o nolente l’autore, in moltissime cittá italiane, tradotte, specie le anacreontiche, nel grave latino dei seminari, affidate all’incanto della musica nei salotti dell’ultimo Settecento, cantate, come giá le ottave del Tasso, tra i silenzi della laguna dai gondolieri veneziani, esse appagavano mirabilmente quella tendenza al molle, al sentimentale, al patetico, che era negli italiani di quel tempo, e non in essi soltanto. Giá nel 1S24 le edizioni delle rime o le raccolte delle anacreontiche dal poeta conosciute erano ventiquattro, e ben otto editori lo tormentavano perché concedesse una nuova ristampa.

Con ricerche pazienti e non brevi, servendomi oculatamente degli spogli del Roberti e di altri, ho potuto mettere insieme una bibliografia, se non compiuta, certo molto numerosa delle stampe poetiche del Vittorelli, che ho divisa in quattro categorie: Edi zioni. 2. Fogli volanti con data. 3. Fogli volanti senza data. 4. Raccolte poetiche contemporanee.

Tuttavia la maggior parte di queste edizioni non sono se non riproduzioni piú o meno fedeli, fatte senza il consenso dell’autore, di raccolte piú ampie o da lui autorizzate. Le principali, che risultano in gran parte opera riconosciuta e corretta dal poeta stesso, e quindi importantissime per la ricostruzione del testo critico, sono le seguenti :

1772. Il ttipé - Stanze, Bassano, Remondini.