Pagina:Vittorio Adami, Varenna e Monte di Varenna (1927).djvu/26

Da Wikisource.
18 vittorio adami

neret nella sua opera citata illustrando con rara competenza di archeologo i ruderi da lui stesso rimessi in luce, della chiesa di Santa Eufemia.

Ed è un vero peccato che gli scavi non siano stati proseguiti, perchè avrebbero forse potuto presentare gradite sorprese, e agli studiosi, Esempio di antica casa a tre finestree agli amanti delle memorie antiche.

Diamo qui un elenco delle famiglie dell’isola che troviamo trasmigrate a Varenna alla fine del secolo XII:

Giovio, Caginosa, de Pino, de Conca, Brugno, Brenta, Benzoni, Murofracto, Balbiano, Franiani, Greppi, Sala, de Brochis, Bertarini, Bergamo, Molo, Isolano, Serponti, Calvasina, Flora, Cantono, Caza, Mazza, Musanigra, Casalicio, Caligaris, Veglio, della Mano, Castello, Rubeo, Lilia, Villa, Vitali, de Domo, Giovio1.

Di queste famiglie alcune sono estinte, altre emigrate; in Varenna rimangono ancora le famiglie Brenta, Bertarini, Conca, Sala, Calvasina, Greppi, Panizza, Lilia e Vitali.

Tra queste famiglie noteremo quella illustre dei conti Balbiano, divenuti poi feudatari della valle di Chiavenna, e familiari dei duchi di Milano; e quella, pure illustre dei Serpenti, testè estinti, che dettero uomini insigni alle armi, e alle scienze. Famiglie nobili e notevoli erano poi gli Scotti, i Tenca, i Mazza, gli Ongania, i Cella, i Campioni, i Pino, i Brenta, i Panizzi e i Calvasina. Tutti conservarono a lungo i beni che avevano nell’isola e paesi circonvicini, mantenendo strette relazioni con la loro antica patria, coi luoghi limitrofi, e allargando i

  1. Adami Vittorio, Cenni genealogici sulle famiglie di Varenna e del Monte di Varenna (opuscolo) Milano, 1923. — I Giovio rimasero pochi decenni a Varenna essendo poi trasmigrati a Como.