Pagina:Vivanti - Naja Tripudians, Firenze, Bemporad, 1921.djvu/155

Da Wikisource.

Naja Tripudians 151


Le due sorelle non trovarono parole; e come la cameriera si era allontanata un momento — la udivano nella sala da bagno accanto, che faceva correre l’acqua — si abbracciarono in un trasporto di gioia e di commozione.

Ma già la donna tornava, e Myosotis, esitante, la interpellò.

— Non dovremmo subito andare a salutare Lady Randolph?

— No, — rispose la cameriera, — Milady ha detto che è meglio, poichè ci sono visite a pranzo, che loro si vestano prima di scendere.

Myosotis si turbò un poco. — Molte visite? — chiese timorosa.

— Cinque, — rispose laconica la donna, andando verso un grande armadio a specchio.

Myosotis e Leslie si guardarono. Che effetto farebbero in questo ambiente i loro vestitini di mussola rigata fatti da Miss Knox?

— E le nostre valigie?... — chiese Myosotis guardandosi intorno.

— Non occorreranno, — rispose la donna.

Aveva aperto un armadio ed ora ne toglieva — oh meraviglia! — due vesti, una veste di velo celeste per Myosotis, una veste di mussolina bianca per Leslie; e nel fondo dell’armadio si