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78 annie vivanti


breve scalinata di marmo, comparve la figura smilza del giovane cieco.

— Chi c’è? — domandò con la voce giovanile un po’ vibrante. E subito ripetè con tono inquieto la domanda: — Chi c’è?

Alberto rallentò il passo.

— Sono io. — E pronunciò il suo nome.

— Ah! — fece il giovane, e rimase immobile sulla soglia.

Così ritto e immoto sullo sfondo nero della porta, aveva qualcosa di macabro e di spettrale, con quei due grandi cerchi scuri al posto degli occhi.

Alberto si avvicinò un poco titubante.

— Sono venuto a cercare... la signora... Mi ha pregato di venirla a prendere e riaccompagnarla in città.

Il cieco trasalì. Indi disse con tono aspro:

— Non è qui.

— Non è qui? — esclamò Alberto, fermandosi ai piedi della breve scalinata. — Ma come... non è qui?

— No. Non è venuta.

Alberto lo fissò stupito.

— Eppure... è partita di casa stamattina.

L’altro si strinse nelle spalle.

— Ah? è partita? — Ebbe un’amara risata. Poi chiese: — Vuole entrare? — E si trasse in disparte per lasciar libero il passo.