Pagina:Vivanti - Vae Victis, Milano, Quintieri, 1917.djvu/62

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50 annie vivanti

per impedire ai tedeschi di entrare. Adesso vado a vestirmi. Chérie si fa molto bella. Mette il suo vestito di velo bianco come una sposa. Si fa anche una pettinatura nuova, tutta a girigoggoli che pare una torta — quella torta col rhum che Frida chiama «Kugelhopf.» Mammà ha promesso di farsi bella anche lei. Ha anche promesso che fino a domani non penserà più alla guerra nè ai tedeschi per non guastarci la serata, perchè — come le ha fatto osservare Chérie — non si compiono i diciotto anni che una sola volta nella vita!

Adesso che ci penso, anche gli undici non si compiono che una sola volta nella vita. Mi ricorderò di dirlo anch’io il giorno del mio compleanno; ho visto che mammà se ne è molto commossa....


Così scriveva Mirella seduta al tavolo in sala da pranzo; e il suo atteggiamento — dalla testa molto inclinata sull’omero, alla punta della lingua sporgente e moventesi lentamente da un angolo all’altro della sua piccola bocca socchiusa — dinotava accuratezza e diligenza.

Dietro a lei la porta s’aprì senza grande strepito e Fritz s’affacciò per un istante. Guardò intorno, poi richiuse la porta e stette in ascolto