Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/115

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sebben quanto era fin allora successo gli togliesse ogni speranza di vedere impietosito Manfredi, tuttavolta detteglì una languida occhiata quasi volesse dirgli: “e non ti commuovi ad una scena compassionevole e tragica come questa!”


Era il cuor di Manfredi, siccome abbiam detto, capace di pietà, onde scordò tralla sorpresa la collera, ma non volle per orgoglio farlo altrui travedere, sospettando tanto più, poter questa essere una tela ordita dal religioso per salvare il giovane dalla morte, e rivoltosi al medesimo, così disse: “che vuol dir questo! come può egli essere vostro figlio? e non sembravi disdicevole al ministero vostro il manifestare e riconoscere per frutto de’ vostri illeciti amori un figlio... e figlio di un contadino?” “No, principe,” replicò il sant’uomo, “vedrete che io non debbo arrossirne... non ne dubitate... sì, egli è mio figliuolo!... giusto Dio! non essendogli vero padre, proverei così grave