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Oh qual di Re e di Padre agita il petto;
Di regno, e di figliuol zelo e periglio!
5Mandan nubi di duolo al cuore, e al ciglio,
E di legge, e d’amore obbligo, e affetto;
Nel gran dubbio dell’alma alfin costretto
Dalla legge e da amor prende consiglio.
Nella Prole il delitto, e in se corregge:
10E Giudice ad un tempo, e Genitore
Giusto insieme e clemente esser elegge.
Oh di legge, e d’amor forza, e stupore!
Se toglie un lume al figlio è amor di legge,
Se toglie un lume a se, legge è d’amore.
GABRIELE FIAMMA
I1
Più volte un bel desìo di farmi eterno,
E di lasciar di me non bassi esempi
M’ha scorso a dir ne più famosi tempi
Le voglie e l’opre del gran re superno:
5Come purgar convien l’affetto interno,
E fuggir sempre gli atti ingiusti ed empi
Mostra sovente, e come l’uom de’ tempi
Possa l’ira e l’orgoglio aver a scherno.
Or a cantar del sommo Amor m’invoglia,
10E m’accende un ardor vivo e possente,
Ch’ogni altra cura dentro al cor mi sgombra.
Signor, se da te vien l’accesa voglia,
Del suo spirto divin m’empi la mente,
E di santo furor tutta l’ingombra.
II2
Sparger quest’ampie sfere al centro intorno,
E di spirti sublimi ornar il Cielo: