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5Scorri la Terra, e il Mar, non che Parigi;
     Va de’ metalli nelle vie profonde;
     Scorgi le leggi date al fuoco, e all’onde;
     E conosci il Leon da’ suoi vestigi.
De’ Fori, e de’ Licei volgi le carte,
     10Mira i templi, i Colossi e quanto accoglie
     Di colto, e nuovo la Virtute, e l’Arte.
Quà poi ritorna, e scrivi in queste soglie:
     Vive immortal Luigi in ogni parte;
     Qui defunte vedrai sol le sue spoglie.


III1


Antro superbo, a me simìle ho come
     Colla durezza, e coll’orror ti rendi!
     Tu da i difetti sol bellezza prendi,
     Io dalle colpe ebbi di bella il nome.
5Tu poggi in Ciel colle selvose chiome,
     a le membra nel suolo impegni, e stendi:
     Io de’ pensieri innalzo al Ciel gl’incendi,
     Ma de’ sensi ho sul cuor le terree some.
In te l’eco rimbomba, e nel mio cuore
     10Lassa!, il rimorso: io son di falli piena,
     E ancor tu sei di mostri albergatore.
Ma di noi chi maggior merti la pena
     Poi non so, che siam rei d’eguale errore:
     S’io la colpa ho nel sen, tu Maddalena.


DELL’ABB. MICHELE GIUSEPPE MOREI.


I


Oh qual da lei benigno sguardo scende
Da lei, che alberga entro il real tuo petto
Bella Clemenza, e vieppiù illustre rende

  1. Santa Maria Maddalena penitente alla sua grotta.