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Tunc Oriens, si spem vanam dominarier Orbi
Exuat, etero subdere colla velit;
In Solymae Templo sacris caput abluat undis;
Utque adsit Clemens, Navila Caesar ero.
III
Poveri fior! Destra crudel vi coglie,
V’espone al fuoco, e in un cristal vi chiude:
Chi può vederle violette ignude
Disfarsi in onda, e incenerir le foglie!
5Al Giglio, e all’Amaranto il crin si toglie
Per compiacer voglie superbe e crude,
E giunto appena Aprile in gioventude,
In lagrime odorose altrui si scioglie.
Al tormento gentil di fiamma lieve,
10Lasciando va nel distillato argento
La Rosa il fuoco, il Gelsomin la neve.
Oh di lusso crudel rio pensamento!
Per far lascivo un crin, vuoi far più breve
Quella vita, che dura un sol momento.
PETRONILLA MASSIMI PAOLINI
I1
Del Re dell’Alpi il fanciulletto ignudo
Con la tenera man cerca la spada,
Sprezza le molli piume, e sol gli aggrada
Trovar riposo entro il paterno scudo.
5Già con lo sguardo generoso e crudo
A i lontani trofei s’apre la strada:
Dato è dal Cielo, perchè solo ei vada
Contro il destin, ch’or nel silenzio io chiudo.
Nell’opre già del Genitor guerriero
10Gran lampi di virtude il Mondo ha scorto,
E più ne scorgerà nel germe altero.
- ↑ Per la nascita di Principe di Piemonte.