Pagina:Zeno, Apostolo – Drammi scelti, 1929 – BEIC 1970951.djvu/196

Da Wikisource.
Simeone. Pietoso Sofonea,

dir Giuseppe e fratei rossor ne vieta.
Qual bontá! Tu ne sei signore e padre.
Giuda. O celeste giustizia ! o santi arcani !
Per non renderti onor noi ti vendemmo,
ed or siamo tuoi servi,
per averti venduto...
Giuseppe. E Dio dispose
col vostro stesso error la mia grandezza,
e la comun salvezza. Ornai del padre
ne sovvenga. A lui tosto...
Azanet. Il Nilo e Menfi
a lui sia patria, e a sua famiglia. I tuoi
voti son consolati. Il re vi assente.
10 l’annunzio ten reco.
Giuseppe. E rechi insieme
11 colmo a’ miei contenti.
Son questi i miei fratelli,
e questa è la mia sposa. Andiamo, andiamo
tutti al nostro buon re. Ma pria qui umili
grazie diamo all’ Eterno, onde ne viene
ogni gioia, ogni pace ed ogni bene.
Tutti. Grazie diamo all’Eterno, onde ne viene
ogni gioia, ogni pace ed ogni bene.
Coro. Dio salva l’innocenza. Egli l’esalta,
e l’empietá confonde; e fa sovente
che ’l furor della colpa
sia salute e sia gloria all’innocente.
O bella, o grata a Dio santa innocenza!
Tu certa un giorno di goder sarai;
ma colpa in suo piacer non gode mai.