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ATTO PRIMO
Passeggio delizioso, il cui mezzo è vagamente occupato dagl’ intrec-
ciamenti degli alberi.
SCENA I
Lucio Vero, Berenice e séguito.
Lucio Vero. Berenice, è giá tempo
che dal duol tu riscuota
l’anima abbandonata. Assai donasti
di costanza e dí pianto
al tuo genio pudico, all’ombra illustre
del tuo estinto amator, né ancor tuo sposo.
Berenice. Solo nel mio dolor sta il mio riposo.
Lucio Vero. Olá !
(ad un cenno di Lucio Vero si allargano i rami industriosa-
mente intrecciati e si scopre una mensa lautamente addob-
bata, seguendo una improvvisa illuminazione di tutta la
scena)
Vieni, o regina,
vieni, o di questa pompa,
di questo ciel fregio piú raro, e a questa
lauta mensa reai meco ti assidi.
Berenice. Siedo, Augusto. (Si serva
al destino di Roma e agli astri infidi.)