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(1421-1422-1423) pensieri 151

riflessivi ec. (31 luglio 1821). Vedi p. 1434, principio.  (1422)


*    Il sistema di odio nazionale si vede anche oggidí, sí nelle nazioni che meglio conservano la nazionalità (come tra i francesi e gl’inglesi ec.), sí massimamente ne’ selvaggi, i quali, come gli antichissimi, combattono per la vita e le sostanze, non danno quartiere ai vinti, o menano schiave le tribú intiere, sono in perpetua nemicizia fra loro, abbruciano, scorticano, fanno morire fra i piú terribili tormenti i nemici della loro tribú ec., ne mangiano le viscere ec. ec. ec. (31 luglio 1821).


*    Figuriamoci la parola commercio in quel senso preciso, e al tempo stesso vastissimo, nel quale tutto il mondo l’adopra oggidí, nel quale tanto se ne scrive, nel quale tutti i filosofi considerano e trattano questo soggetto. La Crusca non porta esempio di questa parola in questo senso, e veramente ella in tal senso non è classica. Noi abbiamo la voce classica, mercatura che secondo l’etimologia ec. vale a presso a poco lo stesso. Or dunque sarebb’egli ben detto, le forze, gli effetti, la scienza della mercatura, in vece del commercio? Produrremmo noi quell’idea precisa ec. che produce questa seconda voce? l’idea di quella cosa che, si può dire, nel  (1423) passato secolo, si è ridotta a scienza, e fa tanta parte delle considerazioni del filosofo e ha tanta influenza sullo stato delle nazioni, e del genere umano? Signor no; e s’io dirò, Principalissima sorgente di civiltà si è la mercatura, in cambio di dire il commercio, non solamente non sarò bene inteso né dagli stranieri né dagl’italiani, ma sarò deriso dagli uni e dagli altri, e massime da questi. E se le sue Lezioni di commercio il nostro Genovesi le avesse intitolate Lezioni di mercatura, avremmo noi medesimi potuto ben rilevare dal titolo il soggetto dell’opera? Cosí dico del Saggio sopra il