Pagina:Zibaldone di pensieri IV.djvu/197

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(2347-2348-2349) pensieri 185

(riposto) in Orazio ec. Compostus (composto, compuesto) in Virgilio, Eneide, I, 249, ed altri de’ quali vedi il Forcellini Anzi questa forma pare  (2348) piú antica dell’altra e propria degli antichi latini, ed ha sapore antico, e nondimeno si trova, come vedi, anche in Virgilio ec. e nondimeno vive nelle lingue moderne; segno ch’ella fu propria continuamente del conservatore dell’antichità, dico il volgare. E credo che la troverai anche assai spesso nelle iscrizioni di qualunque tempo, che erano o composte o incise da uomini volgari, nelle medaglie, ne’ latino-barbari ec., de’ quali vedi il glossario (12 gennaio 1822).


*    Alla p. 1107, principio. In quel luogo però di Virgilio Ecl., I, vers. 52-3, Fortunate senex! hic inter flumina nota Et fontes sacros frigus captabis opacum, il verbo captare é vero continuativo nel senso stesso di prendere, e vuol dire starai prendendo il fresco. Né ha già che far nulla col frequentativo (13 gennaio 1822).


*    Alla p. 2222, margine. Quest’uso di dire, per esempio, erat invece di esset o fuisset, è un’enallage molto frequente ne’ latini, anche ottimi, scrittori; frequente ed elegante in italiano ancora, e principalmente nei nostri piú antichi ed eleganti scrittori, precedendola o accompagnandola o seguendola ec. la particella condizionale, siccome pure in latino, a questo modo:  (2349) se non fosse stato aiutato, egli moriva, ovvero egli moriva, se non era aiutato ec., cioè moriebatur in luogo di sarebbe morto, mortuus esset, periisset ec.; analogo finalmente assai, benché non precisamente conforme a quello degli spagnuoli di cui ora si discorre ec. (13 gennaio 1822). Vedi p. 2350.


*    Alla p. 1108. Nelle aggiunte appartenenti a questa teoria de’ continuativi mi pare di aver già parlato de’ verbi cursare, da cursus di currere (vedi infatti