Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1613

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[p. 265 modifica] perfezione dell’uomo? quando e come saremo noi perfetti, cioè veri uomini? in che punto, in che cosa consisterà la perfezione umana? qual sarà la sua essenza? Ogni altro genere di viventi lo sa bene. Ma la nostra civiltà o farà sempre nuovi progressi, o tornerà indietro. Un limite, una meta, secondo i filosofi, non si può vedere, e non v’é. Molto meno un punto di mezzo. Dunque non sapremo mai in eterno che cosa e quale propriamente debba esser l’uomo, né se noi siamo perfetti o no ec. ec. Tutto è incerto e manca di norma e di modello, dacché ci allontaniamo da quello della natura, unica forma e ragione del modo di essere (2 settembre 1821).


*   Le cose non sono quali sono, se non perch’elle son tali. Ragione preesistente, o dell’esistenza o del suo modo, ragione anteriore e indipendente dall’essere e dal modo di essere delle cose, questa ragione non v’é, né si può immaginare. Quindi nessuna necessità né di veruna esistenza, né di tale o tale, e cosí o cosí fatta esistenza. Come dunque immaginiamo noi un Essere necessario? Che ragione v’è fuori di lui e prima di lui perch’egli esista, ed esista in quel modo, ed esista ab eterno? - La ragione