Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1750

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[p. 347 modifica] in concetto di brutto o spiacevole, e che sia veduto da noi senza riconoscerlo. Spesso ti sarà accaduto di vedere una persona che passi per bella o che a te stesso sia paruta o paia tale, e vederla senza conoscerla o senza riconoscerla, e non parerti bella; e riconoscendola o conoscendola, mutare immediatamente il giudizio. Viceversa dico di una persona che passi per brutta o tale tu l’abbi giudicata o giudichi ec. Tutto ciò si deve applicare ad ogni altro genere di bello o brutto indipendente dalle forme o maniere e costumi umani ed indole umana ec., ed appartenente per esempio alla letteratura, alle arti ec. (20 settembre 1821). [p. 348 modifica]


*   Dicevami taluno com’egli avea molto conosciuto e trattato sin dalla prima fanciullezza una persona già matura, delle piú brutte che si possano vedere, ma di maniere, di tratto, d’indole, sí verso lui che verso tutti gli altri, amabilissime, politissime, franche, disinvolte, d’ottimo garbo; e che sentendo una volta, mentr’egli era ancora fanciullo ma grandicello, notare da un forestiero