Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1793

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[p. 371 modifica] cosí la filosofia, che per se stessa spegne del tutto la speranza, non può cagionare all’animo uno stato piacevole, se non essendo una mezza filosofia ed imperfetta (qual ella è ordinariamente), o quando anche sia perfetta nell’intelletto, non avendo influenza sull’ultimo fondo dell’animo o rinunziandoci avvedutamente essa stessa (26 settembre 1821).


*   Quello che ho detto altrove della bellezza o bruttezza, il cui giudizio bene spesso si muta vedendo una persona conosciuta e non riconoscendola, si può estendere non solo ad altri generi di bello e brutto, ma eziandio ad altre qualità degli oggetti (umani o no) e fino alla statura (quantunque l’idea di questa paia immutabile); della quale ancora, nelle persone conosciute, ci formiamo una certa idea abituale, le cui proporzioni comparative bene spesso si mutano e crescono o scemano, se per caso vediamo quelle stesse persone senza riconoscerle, ancorché le vediamo isolate,