Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1835

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[p. 394 modifica] per propria esperienza o non le conosce quasi punto? La piú fredda ragione, benché mortal nemica della natura, non ha altro fondamento né principio, altro soggetto di meditazione, speculazione ed esercizio che la natura. Chi non conosce la natura, non sa nulla e non può ragionare, per ragionevole ch’egli sia. Ora colui che ignora il poetico della natura, ignora una grandissima parte della natura, anzi non conosce assolutamente la natura, perché non conosce il suo modo di essere.


     Tale è stata ed è una grandissima parte de’ piú acclamati filosofi dal seicento in poi, massime tedeschi e inglesi. Avvezzi a non leggere, a non pensare, a non considerare, a non istudiare che filosofia, dialettica, metafisica, analisi, matematica, abbandonato affatto il poetico, spoeticizzata del tutto la loro mente, assuefatti ad astrarre totalmente dal sistema del bello e a considerare e porre la loro professione le mille miglia lontano da tutto ciò che spetta all’immaginazione e [p. 395 modifica]al sentimento, perduto affatto l’abito del bello e del caldo e immedesimati con quello del puro raziocinio, del freddo ec., non conoscendo altra esistenza nella natura che il ragionevole, il calcolato ec. e libero da ogni passione, illusione, sentimento,