Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2697

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[p. 383 modifica] scritte nel dodicesimo, oltre il Violario d’Eudocia Augusta, il Lessico di Suida ec. opere che in niun’altra parte del mondo fuor della parte greca, quando pur fossero state tradotte nelle rispettive lingue, si sarebbero a quei tempi sapute neppure intendere, non che comporne delle simili.

La lingua illustre latina nata tanto piú tardi, tanto piú presto morí, perché la civiltà italiana e quella di tutta l’Europa latina per diverse circostanze finí pochissimi secoli dopo nata. Già quando Costantino trasportò la corte in Bisanzio, la Grecia vinceva d’assai e per civiltà e per letteratura il mondo latino, e massimamente l’Italia. E forse questa fu una delle cagioni che indussero Costantino a quel traslocamento, [p. 384 modifica] il quale fu poi un’altra circostanza che contribuí a mantenere la civiltà in Grecia, e seco la lingua illustre (coltivata poi da Temistio, da Libanio, da Giuliano imperatore, da Giamblico, da Gregorio, da Basilio ben superiori in