Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/507

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[p. 31 modifica] dagli uomini e dalle persone visibili spinge talvolta all’odio e alle bestemmie degli enti invisibili e superiori: e questo, tanto piú quanto piú l’uomo (per altra parte costante e magnanimo) è credente e religioso. Giobbe si rivolse a lagnarsi e quasi bestemmiare tanto Dio, quanto se stesso, la sua vita, la sua nascita ec. (15 gennaio 1821).


*    Gli adulatori e gli amici dei tiranni non guadagnano altro se non di essere esclusi dalla misericordia che le generazioni future porteranno all’età e generazioni loro; e di partecipare all’odio senza essere [p. 32 modifica]stati esenti dai pericoli e dai mali, anzi tutto l’opposto e spesso piú degli altri (15 gennaio 1821).


*    Qual è la piú grata compagnia? Quella che rileva l’idea che abbiamo di noi medesimi; quella che ci fa compiacere di noi stessi, che ci persuade di valer piú che non credevamo, che ci mostra come lodevoli alcune qualità dove non credevamo di meritar lode o non tanta,