Poesie (Campanella, 1938)/Poesie postume/III. I Canti del carcere/12. Sonetto in lode di fra Domenico Petrolo

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12. Sonetto in lode di fra Domenico Petrolo

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12. Sonetto in lode di fra Domenico Petrolo
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Sonetto in lode di fra Domenico Petrolo

Venuto è ’l tempo omai che si discuopra,
Petrolo mio, l’industriosa fede,
che serbasti all’amico, e giá si vede
ch’a tutte l’altre questa tua va sopra.
Mortifera, infedel, empia, ingrata opra
far simolasti, ch’a lui vita diede,
deluso il sdegno di gente, chi crede
che tal sofisma di terra lo cuopra.
Prodigo del tuo onor e della vita
per l’altrui vita, hai d’ognun piú gran fama,
che gli die’ aperta, ben pugnando, aita.
Di cerberi e bilingui cupa brama
schernisci or saggio; è sentenza finita.
Va felice ogni cosa a chi ben ama.