Poesie (Campanella, 1938)/Poesie postume/IV. Rime amorose/6. Sonetto alla signora donn'Anna

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6. Sonetto alla signora donn'Anna

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6. Sonetto alla signora donn'Anna
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Sonetto alla signora donn’Anna

Se agli altri sei, con sincopata voce,
donna, Anna, domina, anima a me sei,
che signoreggi tutti i pinsier miei
e rendi il viver mio tardo e veloce.
Dominio ahi tirannesco! ahi vita atroce!
ché, volendo bearmi, non mi bei.
Bellezza e nobiltá, ch’agli alti dèi
converrebbe, hai superba, ch’a me nòce.
Superba, no, magnanima, appellarte,
ond’a picciol valor forsi non miri,
dovevo, e saggia per natura ed arte;
pur, benché tal virtú tant’alto aspiri,
dalla vera clemenza non si parte;
ond’anche spero requie ai miei sospiri.