Poesie (Campanella, 1938)/Scelta di alcune poesie di Settimontano Squilla/13. Senno senza forza de' savi delle genti antiche, esser soggetto alla forza de' pazzi

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13. Senno senza forza de' savi delle genti antiche, esser soggetto alla forza de' pazzi

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13. Senno senza forza de' savi delle genti antiche, esser soggetto alla forza de' pazzi
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Senno senza forza de’ savi delle genti antiche
esser soggetto alla forza de’ pazzi

Gli astrologi, antevista in un paese
costellazion, che gli uomini impazzire
far dovea, consigliársi di fuggire,
per regger sani poi le genti offese.
Tornando poscia a far le regie imprese,
consigliavan que’ pazzi con bel dire
al viver prisco, al buon cibo e vestire.
Ma ognun con calci e pugni a lor contese.
Tal che sforzati i savi a viver come
gli stolti usavan, per schifar la morte,
ché ’l piú gran pazzo avea le regie some,
vissero sol col senno a chiuse porte,
in pubblico applaudendo in fatti e nome
all’altrui voglie forsennate e torte.

Parabola mirabile per intendere come il mondo diventò pazzo per lo peccato, e che gli savi, pensando sanarlo, furon forzati a dire e fare e vivere come gli pazzi, se ben nel lor segreto hanno altro avviso.