Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/XLVIII

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XLVIII

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XLVII XLIX

 
Poi ch’io mi diparti’ d’ambo quei dui,
ch’io amo apresso a voi più che nessuno,
piacciavi salutarmi or l’altro or l’uno,
affermando esser lor come mai fui.

Raccomandami a quella sola, a cui
né si può dimostrar bianco per bruno,
né sanza lei non c’è rimedio alcuno,
ch’ognun sa’ fatti suoi me’ che gli altrui.

E ben che sia selvaggia in prima vista,
non è però che drento al suo concetto
non le sia grato udir de’ suoi novella.

Ma se per ben servir grazia s’acquista,
niun ne so più che s’aguagli a rispetto
di me, com’ella avanza ogni altra bella.