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Principali monumenti della città e provincia di Bergamo/Interno di Santa Maria Maggiore

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Interno di Santa Maria Maggiore

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Piazza del Duomo Interno della Cappella Colleoni
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INTERNO DI S. MARIA MAGGIORE


La ristrettezza dei limiti prefissi, non ci permette di fare che un breve cenno di questa sontuosa Basilica, degna in vero della somma celebrità che gode in tutta Italia. Questa Chiesa di padronato della città, fu amplificata nell’anno 1137, con disegno di maestro Fredi; formata a croce greca di tre navale con cupola; vi si ha ingresso per sei porte, le due principali situate una rimpetto all’altra nei lati della crociera sono decorate agli esterni di magnifici arcuati porticati marmorei di stile gotico riccamente adorni, accuminati di colonne, statue, ed altri generici ornamenti ad imitazione dell’architettura simbolica; state eseguile nel 1360 da Gio. Campelli. Nel 1770 sono state fornite di maestose bussole di squisito lavoro, opera del nostro Gio. Battista Alari. Mirabile è anche la grandiosa mole esterna tutta eseguita in viva pietra con decorazioni architettoniche del gusto allora dominante di moltiplici loggiate a colonnati arcuati all’ingiro della piramidale cupola. L’esteriore delle Sacristie è di gusto Bramantesco del 1421 egualmente che la piccola porta verso mezzodì.

L’interno di questo vastissimo venerabile Tempio, di lunghezza metri 48.85 larghezza metri 45.94, fu poi nel XVI secolo ridotto come vedesi in oggi d’architettura greca romana, decorata d’ordine corinto, con disegni, e modelli di Marcantonio Isabello nel 1532. Di marmi sono il pavimento, i piloni, e le lesene, li sei altari, e li due maestosi pulpiti con ringhiere d’arabeschi gettati in bronzo intrecciativi degli angioletti; mirabili sono li stalli in legni diversi del coro, e del presbiterio, ornati d’intarziature significanti diversi fatti dell’antico Testamento, trofei, e leggiadri fregi, distinguendosi li quattro grandi rimessi vicini alle balaustre del presbiterio che rappresentano l’entrata di Noè nell’arca, il passaggio del mar rosso, il trionfo di Giuditta, e quello di Davidde, tutti eseguiti dal nostro rinomato Francesco Capodiferro. Le otto spaziose volte, e ampia cupola, nonché le pareti sono tutte riccamente, e svariatamente decorate di rilevanti stucchi con dorature, nei quali viene ripartita numerosa quantità di pregiatissimi dipinti eseguili da’ celebri pittori siano ad olio che affreschi. Vi sono inoltre singolari arazzi di Fiandra storiati, de’ quali in occasione di festività si vestono interamente le pareti del tempio presentando così una sontuosissima pinacoteca, ed emporio di oggetti preziosi. Nell’angolo a ponente vedesi il marmoreo monumento del Cardinal Longo. A questa Chiesa va unita la tanto decantata Cappella Colleoni.

Viene ufficiata la Basilica da un decoroso Clero, ed è dotala di una completa orchestra composta di scelti professori, essendone attualmente maestro di Cappella il nostro rinomatissimo Simone Mayr, il quale è direttore anche del Pio Istituto di canto, e suono, fondato dalla Misericordia nel 1805, bastantemente conosciuto per tanti illustri soggetti che donò al nostro secolo.

Il pergamo di S. Maria Maggiore è dei più rispettabili d’Italia, per gli Oratori di maggior grido che quivi l’Amministrazione ebbe sempre cura di accordare per le quotidiane prediche quaresimali. Nel 1422 ne fu oratore l’illustre Santo Bernardino da Siena, e a tempi recenti, cioè nel 1840 vi predicava il nostro celebre P. Giulio Arigoni che traeva ad udirlo da ogni parte immensa moltitudine di persone.


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S. MARIA MAGGIORE