Produrre sapere in rete in modo cooperativo - il caso Wikipedia/Parte II/Conoscenza enciclopedica libera in rete - Introduzione

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Parte Seconda - Le dinamiche auto-organizzate di
produzione di sapere in Wikipedia


Conoscenza enciclopedica libera in rete - Introduzione

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Parte II Parte II - Conoscenza enciclopedica libera in rete - Cenni metodologici

Il lavoro di indagine empirica è stato effettuato all’interno del progetto Wikipedia1.

Wikipedia2 è un’enciclopedia che assume la sua forma ed estensione in Internet, ma che, a differenza di opere similari come l’Enciclopedia Britannica3, rende disponibile il suo contenuto liberamente e non a pagamento. Si tratta inoltre di un progetto originale, in quanto si snoda attorno alla produzione cooperativa di sapere che avviene online tra coloro che desiderano collaborare.

All’interno dei termini d’uso della Britannica si legge infatti: «Tutto il materiale in questo sito (dell’enciclopedia Britannica, per l’appunto), inclusi, senza limitazioni, la struttura del sito, le funzionalità, il design, il testo, le immagini, la grafica, i contenuti audio e video sono proprietà della Britannica, delle società affiliate o di coloro a cui è consentito dalla licenza e sono protetti dal copyright internazionale […]. Non è possibile pubblicare, copiare, esporre, distribuire, trasmettere, modificare, estrarre altri lavori derivati, o vendere alcun materiale […]4».

Wikipedia è basata su l’esatto contrario. Come si legge nella pagina iniziale: «Stiamo creando un’enciclopedia libera e multilingue. Il progetto italiano ha preso l’avvio nel dicembre 2001 e conta in questo istante5 17693 articoli, caratterizzati da contenuto libero e punto di vista neutrale». Viene definita “multilingue” perché il progetto è differenziato in base alla lingua in cui è scritto: oltre a quella italiana, si ha quella inglese, la più grande in assoluto6, dalla quale è partita l’idea e si è sviluppata. Quindi tutte le altre: francese, spagnola, portoghese, tedesca e così via.

Essendo Wikipedia basata fondamentalmente sulla potenzialità dell’ipertesto, la sua consultazione è resa semplice dalla logicità e dal metodo associativo che può essere messo in pratica durante l’esplorazione all’interno dell’enciclopedia.

Ad esempio, cliccando su “contenuto libero” si viene rimandati a una pagina che descrive il principio alla base del funzionamento di Wikipedia, ovvero la GNU Free Documentation Licence. In base a questa legge di cui si è già parlato7, figlia di Richard Stallman e della Free Software Foundation, essa stabilisce che: «[…] ogni copia del materiale, anche se modificata, deve essere distribuita con la stessa licenza. Tali copie possono essere vendute e, se riprodotte in gran quantità, devono essere rese disponibili anche in un formato che faciliti successive modifiche. La Wikipedia è la più grande documentazione che utilizza questo tipo di licenza8».

Inoltre Wikipedia si basa più specificamente sul copyleft, del quale anche in questo caso s’è già trattato{9, e che, come si legge sulla stessa enciclopedia libera, è ciò che si intende quando si afferma che un documento è protetto dalla licenza GNU FDL: «L’espressione inglese copyleft, gioco di parole su copyright, indica un tipo di licenza libera per la quale pur garantendo le libertà previste dalla definizione, vengono imposte delle restrizioni sul rilascio di opere derivate in modo tale da far sì che queste si mantengano sempre libere, generalmente sotto la stessa licenza dell’opera originale10».

In sostanza, su Wikipedia chiunque è libero di pubblicare, modificare, rielaborare contenuti di qualsiasi tipo, con il solo obbligo di non violare il diritto d’autore. Questo è possibile attraverso una buona documentazione e una rielaborazione di ciò che si è letto e appreso, effettuata “di proprio pugno”, senza cedere alla tentazione di un comodo “copia-incolla”. Un Wikipediano di vecchia data parla così delle motivazioni che l’hanno spinto a collaborare a Wikipedia:

« credo che il concetto di opensource si sposi bene con il concetto di enciclopedia; credo che it.wiki non diventerà un’enciclopedia come la Britannica, ma un portale del sapere (abbiamo 4000 pagine utili, non mi pare poco) sono contro la pirateria e dunque non ho scelta: pagare o open-source. Io ho scelto di non pagare. Voglio vedere come va a finire, voglio vedere come funziona una community open-source, voglio mettere in rete alcuni miei "appunti", voglio ritrovare tra qualche mese o anno i miei stessi appunti, magari ampliati, magari corretti, magari migliorati. Credo che l’open-source stia al diritto d’autore come il commercio equo-solidale alla pratica commerciale11».

Gli articoli su Wikipedia non devono mai essere firmati e ogni contributo inserito risponde alla libera distribuzione di cui si è parlato.

Osservando questo tipo di gestione viene spontaneo chiedersi come sia garantita la qualità e la correttezza di ciò che viene scritto e pubblicato sull’enciclopedia. Un gruppo non troppo numeroso di “volontari”, chiamati Wikipediani, dei quali ci si occuperà ampiamente in seguito, svolgono un lavoro di controllo e mantenimento dell’ordine: al di là delle regole formali per la stesura ottimale degli articoli, spesso difficili da comprendere e adottare in modo immediato, i Wikipediani si preoccupano anche di controllare i nuovi contributi apportati all’enciclopedia, soprattutto di verificare che non si tratti di articoli che violano il diritto d’autore12.

D’altro canto, non possedendo, come è ovvio pensare, l’intero scibile umano, i Wikipediani si tutelano da eventuali contestazioni di errore con una sezione dedicata appositamente a problemi di questo genere: la pagine dei disclaimers13. In essa vi è riportata la seguente frase: «General disclaimer: Usa Wikipedia a tuo rischio! – Wikipedia non dà consigli medici – Wikipedia non dà consigli legali – Wikipedia può contenere trame o materiale discutibile: WIKIPEDIA NON DA GARANZIA DI VALIDITÀ DEI CONTENUTI».

E ancora: «Nessuno degli autori, contributori, sponsor, amministratori, sistemisti, o chiunque altro sia in qualsiasi modo connesso a Wikipedia, può essere responsabile per il comparire di una qualsiasi informazione inaccurata o diffamatoria o per l’uso che può venire fatto, delle informazioni contenute su queste pagine web o su quelle raggiungibili da esse».

Wikipedia è dunque un lavoro collettivo, frutto della collaborazione di moltissime persone: grazie al mezzo attraverso cui è accessibile, Internet, è caratterizzata da quello che si potrebbe definire un perenne “work in progress”. Ogni giorno infatti avvengono centinaia di modifiche e contributi che, come si vedrà in seguito, vengono regolati in base a determinate norme. Come si registra dalle parole di un Wikipediano:

«Nell’ambito delle enciclopedie precedenti ci sono persone che sono pagate per assumersi la responsabilità e dare garanzie, queste operano secondo certi piani, sono meditati e derivano da esperienze di alto livello. Chi scrive sulle enciclopedie è persona autorevole e si avvale dell’esperienza delle enciclopedie che sono tra i libri più evoluti. Si arriva in genere a opere enciclopediche che sono portate avanti da qualche centinaio di persone. La solita Enciclopedia Britannica, che si prende come esempio, mi sembra che abbia qualche migliaio di redattori. È un numero troppo esiguo, è più utile di avere contributi di qualche genere, disciplinati in qualche modo, ma da più persone. Sono abbastanza evidenti dei settori in cui un’Enciclopedia Britannica è carente. Questo si verifica. La Wiki italiana ha lacune ancor più grosse, ma è giovane!14».

Storia di Wikipedia

Wikipedia è in generale un progetto giovane. Soprattutto l’enciclopedia italiana è di recente creazione. Si potrebbe quasi definire il seguito di precedenti tentativi anche di grosse dimensioni, come Nupedia, la prima enciclopedia libera universale su Internet.

Come si legge nella pagine dedicata alla sua storia, It.wiki, come è stata ribattezzata la Wikipedia in lingua italiana, pare sia nata nella seconda metà del 2001, forse in agosto, per opera di un personaggio ormai “mitico” all’interno della comunità, anche perché non ne si ha più notizia, di nome Gianfranco.

La storia della Wikipedia inglese, la prima a vedere la luce in rete, risale al gennaio del 2001. In effetti si tratta solo di pochi mesi prima di quella italiana, ma gli ingenti contributi di cui è stata fornita, grazie soprattutto alla lingua inglese, più diffusa e conosciuta in ogni parte del mondo rispetto all’italiana, l’ha condotta ad una crescita fenomenale. Wikipedia, nel momento in cui si scrive15, conta ben 306581 articoli.

È difficile risalire a un padre fondatore assoluto per il progetto di Wikipedia, ma come si legge sull’enciclopedia, tutto è partito da «contatti tra Larry Sanger e Ben Kovitz ed anche grazie all’impegno di Jimbo Wales16». Mentre dei primi due nomi citati non si sa nulla, Jimbo Wales è un personaggio assai celebre tra i Wikipediani: egli è stato colui che ha messo a disposizione i server necessari per sostenere il progetto. Il gruppo italiano ha avuto modo, nello scorso mese di giugno 2004, di conoscerlo di persona in occasione della conferenza tenuta all’interno del programma di Genova – Capitale della Cultura 2004. È stata un’occasione importante per il progetto italiano di farsi conoscere e, all’indomani dell’incontro tenutosi per l’appunto nella Biblioteca Berio del capoluogo ligure, molti sono stati i giornali che hanno coperto l’evento17.

Tornando al primo passo di Jimbo Wales, esso è concretamente spiegabile riflettendo su come Wikipedia, pur essendo un progetto di enorme espansione e diffusione, sia in realtà localizzabile in una stanza che ospita una decina di computer accanto agli altri della Bomis.com Inc., un portale per il quale lavora per l’appunto Wales. Si tratta di un progetto universale perché lo sviluppo avviene su Internet, ma volendo riflettere su dove prende vita, in modo concreto, l’intera struttura, è necessario considerare la realtà locale e tangibile della sede dei server e delle case e degli uffici di tutti i collaboratori di Wikipedia.

Wikipedia in altre lingue

Al di là della “capostipite” inglese, la più grande e attiva al mondo, Wikipedia appare in altre ottanta lingue circa. La più grossa per estensione, dopo quella inglese, è la Wikipedia in tedesco che conta 115277 articoli nel momento in cui si scrive18.

Seguono quella giapponese, con 59729 articoli, quindi la francese con 44079. A seguire la polacca, la svedese, l’olandese, la spagnola, il danese e l’esperanto19.

La reciproca influenza che esercitano le Wikipedia nelle diverse lingue, e il conseguente arricchimento che ne deriva, sono tra i maggiori vantaggi che scaturiscono dallo sviluppo parallelo dei vari progetti: nello scrivere un articolo c’è sempre un rimando al corrispondente in altre lingue. I link che collegano alle altre lingue permettono il riferimento reciproco costante. Inoltre spesso, su parecchi aspetti, soprattutto di regolamentazione e di funzionamento, vengono ripresi direttamente e tradotti i testi in lingua inglese.

Si rileva tra i Wikipediani un costante riferirsi, per lo meno tra i più, alle redazioni straniere:

«Quando propongo in ambienti accademici un’enciclopedia aperta in cui si è liberi di scrivere c’è subito l’obiezione “chi garantisce che non ci siano delle fesserie?” e credo che al giorno d’oggi si possa essere confortati dalle esperienze delle enciclopedie maggiori e dal fatto che anche nelle medie, come la francese, e nelle piccole come quella italiana, si vedono degli sforzi che sono tesi a una crescita che io penso sia realizzabile. Non credo che si andrà verso una situazione di caos e disordine20».

Altri progetti open-source

Oltre a Wikipedia, ci sono altri progetti che rispondono alle stesse regole di contenuto libero e multilingue.

Anzitutto, il Wikizionario, che come richiama il nome stesso è un dizionario aperto e multilingue. Ha preso piede, nella versione italiana, il 3 maggio 2004 e contiene 143 voci, fino ad ora21. Il suo scopo, come recita la pagina, è quello di descrivere parole in tutte le lingue, ma essendo la versione italiana, le definizioni si trovano esclusivamente scritte in italiano.

Esiste inoltre Metapedia, o Meta-Wikipedia, un progetto ausiliario di tutti i progetti “wiki”. La sua funzione principale è quella di regolamentare le discussioni sui progetti: si tratta di un luogo dove è possibile dibattere qualcosa che non sia effettivamente “npov”22, ovvero caratterizzato da punto di vista neutrale; spesso infatti vi trovano spazio discussioni politiche o simili. È uno spazio dove confrontarsi tra le varie Wikipedia in lingua, ma anche per preparare contenuti e coordinare il lavoro.

Infine si tratta di un punto dove implementare e sviluppare qualunque tipo di proposta o innovazione. Si potrebbe definire come il luogo adibito al reale movimento in progressione dei progetti “wiki”.

Un altro interessante processo è quello denominato Wikibooks, per distribuire libri di testo, manuali e altri testi tutti a contenuto aperto e gratuiti. È assente lo sviluppo in lingua italiana. Il progetto ha preso il via il 10 luglio 2003 e da allora sono stati compilati 3619 manuali e testi di vario genere. Si ritrovano già molti contributi, soprattutto nel campo scientifico e delle lingue.

Esiste inoltre Wikiquote, che raccoglie dal 27 giugno 2003 citazioni di vario genere in tutte le lingue, anche se in prevalenza sono in inglese.

Infine si può consultare un progetto che riunisce tutti i testi in ogni lingua a contenuto aperto e regimentati dalla GNU FDL, chiamato Wikisources.

Wikimedia Foundation

La Wikimedia Foundation Inc, abbreviabile a MediaWiki, si può quasi definire il corrispondente “wiki” della Free Software Foundation di Stallman.

Si tratta infatti di un’organizzazione non-profit, dedicata alla crescita e allo sviluppo dei progetti “wiki”.

Essa si sostiene grazie alle donazioni. Il direttore è il già citato Jimbo Wales.

Dal dicembre 2003, grazie sempre alla supervisione della fondazione, Wikipedia si è trasferita su un nuovo software, scritto in linguaggio PHP e basato sul database MySQL. È un fondamentale strumento operativo per chi si impegna in sviluppo di conoscenza, si tratta di un software open-source giunto alla terza fase di sviluppo e creato in partenza da Magnus Manske, che chiamò il prodotto in fase uno col nome di UseModWiki.


Note

  1. Nel nome, “wiki” deriva dalla lingua hawaiana e significa “veloce”.
  2. Cfr. all’indirizzo web [1]
  3. Cfr. all’indirizzo web [2]
  4. Cfr. all’indirizzo web [3]
  5. Registrato in data 17 luglio 2004, ore 9.44
  6. Si veda [4]
  7. Cfr. paragrafo 2.2.2
  8. Disponibile all’indirizzo web [5]
  9. Cfr. paragrafo 2.2.2
  10. Si veda [6]
  11. Ander, 39, maschio, “talk” della pagina utente di chi scrive. Per le modalità metodologiche secondo le quali si è svolta l’indagine empirica, cfr. paragrafo 5.2
  12. Atto facilmente riscontrabile nel momento in cui l’editore dell’articolo operi un semplice “copia-incolla” da un’altra pagina web o da un qualunque altro testo, appropriandosi in tal modo, indebitamente, del contenuto o di informazioni altrui senza render conto di tale operazione.
  13. Si veda [7]
  14. Giumo, 65, maschio, intervista in RL
  15. In data 17 luglio 2004, ore 10.21
  16. Si veda [8]
  17. Si veda, ad esempio, [9]
  18. In data 17 luglio 2004, ore 10.41
  19. Riferimento a [10]
  20. Giumo, 65, maschio, intervista in RL
  21. In data 17 luglio 2004, ore 10.49
  22. Si legga “neutral point of view”