Quand'io credea, che in me gli ardori intensi

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Andrea Maidalchini

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti Letteratura Quand’io credea, che in me gli ardori intensi Intestazione 10 aprile 2022 100% Da definire


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Andrea Maidalchini


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I


Quand’io credea, che in me gli ardori intensi
     Fossero estinti, e ne gioiva il cuore,
     Venne furtivo il pargoletto Amore,
     E riaccese nel seno incendi immensi.
5E acciò saggia Ragion mai più non pensi
     Ad ammorzare il ravvivato ardore,
     L’empio in guardia vi pose il suo furore
     In compagnìa de’ contumaci sensi:
E se Morte talor vuol darmi aita,
     10Tosto porge il crudel breve ristoro,
     Che dà vigore all’alma egra e smarrita.
Così scherza il fanciul col mio martoro,
     Che sol per suo piacer mi serba in vita,
     Sicch’io vivo morendo, e pur non moro.