Rimatori siculo-toscani del Dugento
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RIMATORI
SICULO-TOSCANI
DEL DUGENTO
SERIE PRIMA
PISTOIESI - LUCCHESI - PISANI
A CURA DI
G. ZACCAGNINI e A. PARDUCCI
BARI
GIUS. LATERZA & FIGLI
tipografi-editori-librai
1915
Indice
- I - Rimatori pistoiesi
- I. Meo Abbracciavacca
- Canzoni
Sovente aggio pensato di tacere 
Madonna, vostr'altéra canoscenza 
Considerando l'altera valenza 
- Sonetti
Se 'l filosofo dice: — È necessaro 
Vacche né tora piò neente bado 
Poi sento ch'ogni tutto da Dio tegno 
Pensando ch'ogni cosa aggio da Dio 
Non volontá, ma omo fa ragione 
A scuro loco conven lume clero 
Parlare scuro, dimandando, dove 
Vita noiosa pena soffrir láne 
Amore amaro, a morte m'hai feruto 
- II. Si. Gui. da Pistoia
- III. Lemmo Orlandi
- IV. Paolo Lanfranchi
- V. Meo di Bugno
- Nota

- Glossario

- I. Meo Abbracciavacca
- II - Rimatori lucchesi
- I. Bonagiunta Orbicciani
- Canzoni
Avegna che partensa 
Fina consideransa 
Similemente onore 
Fin amor mi conforta 
Novellamente amore 
Gioia né ben non é senza conforto 
Sperando lungamente in acrescenza 
Uno giorno aventuroso 
Infra le gioi' piacenti 
Quando apar l'aulente fiore 
Ben mi credea in tutto esser d'Amore 
- Discordi
Quando vegio la rivera 
Oi, amadori, intendete l'affanno 
- Ballate
Molto si fa biasmare 
Donna, vostre bellezze 
S'eo sono innamorato e duro pene 
Tal è la fiamma e 'l foco 
Fermamente intenza 
- Sonetti
Voi, ch'avete mutata la mainera 
Dev'orno a la fortuna con coragio 
Feruto sono e chi di me è ferente 
Qual omo è su la rota per ventura 
Omo, ch'è sagio ne lo cominciare 
A me adovene com'a lo zitello 
Tutto lo mondo si mantien per fiore 
Dentro da la nieve esce lo foco 
Saver, che sente un piciolo fantino 
Vostra piacenza — tien piú di piacere 
Ne l'amoroso foco molti stanno 
Per fino amore — lo fiore — del fiore — avragio 
Sonetto di anonimo e risposta di Bonagiunta I 
Sonetto di anonimo e risposta di Bonagiunta II 
Movo di basso e vogli' alto montare 
Gli vostri occhi ch'e' m'hanno divisi 
Con sicurtá dirò, po' ch'i' son vosso 
Nel tempo averso om de' prender conforto 
- II. Tenzoni
- III. Gonnella degli Antelminelli
- IV. Fredi
- V. Dotto Reali
- Nota
- Glossario
- I. Bonagiunta Orbicciani
- III - Rimatori pisani
- I. Gallo o Galletto
- II. Leonardo del Guallacca
- III. Panuccio del Bagno
Madonna, vostr'altèro plagimento 
Di sí alta valenz' a signoria 
Sí dilettosa gioia 
Poi contra voglia dir pena convene 
La dolorosa e mia grave doglienza 
Considerando la vera partenza 
La dolorosa noia 
Dolorosa doglienza in dir m'adduce 
Vero è che stato son manta stagione 
Magna medela a grave perigliosa 
Di dir giá piú non celo 
Poi che mia voglia varca 
Lasso, sovente — sent'e' — che natura 
Se quei che regna e 'n segnoria empera 
Dolendo, amico, di gravosa pena 
Rapresentando a conoscenza vostra 
Preg'a chi dorme ch'oramai si svegli 
Piggiore stimo che morso di capra 
Lasso di far piú verso 
Sovrapiagente mia gioia gioiosa 
Amor s'ha il mio voler miso di sovra 
Non posso proferir quant'ho voglienza 
- IV. Betto Mettefuoco
- V. Ciolo della Barba
- VI. Pucciandone Martelli
- VII. Bacciarone di messer Bacone
- VIII. Geri Giannini
- IX. Natuccio Cinquino
- X. Lotto di ser Dato
- XI. Nocco di Cenni di Frediano
- XII. Geronomo Terramagnino
- I. Gallo o Galletto
- Nota
- Glossario
- Indice dei capoversi
- Indice