Rime (Michelangelo)/173. Se dal cor lieto divien bello il volto

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173. Se dal cor lieto divien bello il volto

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173. Se dal cor lieto divien bello il volto
172. Costei pur si delibra 174. Per quel che di vo', donna, di fuor veggio
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  Se dal cor lieto divien bello il volto,
dal tristo il brutto; e se donna aspra e bella
il fa, chi fie ma’ quella
che non arda di me com’io di lei?
Po’ c’a destinguer molto5
dalla mie chiara stella

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da bello a bel fur fatti gli occhi mei,
contr’a sé fa costei
non men crudel che spesso
dichi: - Dal cor mie smorto il volto viene. -10
Che s’altri fa se stesso,
pingendo donna, in quella
che farà poi, se sconsolato il tiene?
Dunc’ambo n’arien bene
ritrarla col cor lieto e ’l viso asciutto:15
sé farie bella e me non farie brutto.