Rime (Veronica Franco)/Sonetti/IV

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Al colonnello Francesco Martinengo, conte di Malpaga, in morte di Estor, suo fratello

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Al colonnello Francesco Martinengo, conte di Malpaga, in morte di Estor, suo fratello
Sonetti - III Sonetti - V

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IV

Al colonnello Francesco Martinengo, conte di Malpaga,
in morte di Estor, suo fratello.

     La morte, ognor ne I’opre rie piú ardita,
con sanguinosa falce, in atto vile,
al fratei vostro, a voi caro e simile,
troncò l’april de la sua età fiorita.
     Empia, che con si grave aspra ferita
spezzò ’l bel nodo a l’anima gentile,
che da conocchia d’òr puro e sottile
filava Cloto a cosí degna vita.
     Benché son queste alfin gravose spoglie,
che chi prima le sgombra avvien che prima
de l’umane miserie esca e si spoglie.
     Ma, s’ogni mortai ben falso si stima,
vi consoli che ’l del lo spirto accoglie,
in guisa che i suoi merti al mondo esprima.