Rime (Angiolieri)/XXX - Figliuol di Dio, quanto ben avre' avuto

Da Wikisource.
XXX - Figliuol di Dio, quanto ben avre’ avuto

../XXIX - Se tutta l’acqu’a balsamo tornasse ../XXXI - I’ ho sì gran paura di fallare IncludiIntestazione 5 agosto 2013 75% Sonetti

Cecco Angiolieri - Rime (XIII secolo)
XXX - Figliuol di Dio, quanto ben avre’ avuto
XXIX - Se tutta l’acqu’a balsamo tornasse XXXI - I’ ho sì gran paura di fallare

 
     Figliuol di Dio, quanto ben avre’ avuto,
se la mia donna m’avesse degnato
di volermi per schiavo ricomprato,
come colui ch’a lo port’è venduto!
     5Me dolente, a le cu’ man son caduto!
ch’oggi giurò su ne l’altar sagrato
che s’ella mi vedesse strascinato,
non dicerebbe: – Che è quello issuto? –
     Ma Amor ne sie con le’, s’elli ’l può fare,
10ché ma’ questa speranza non mi tolle,
che ’l canto non mi torni ’n sufolare.
     S’ella m’odiasse quanto Siena Colle,
sì mi pur credo tanto umilïare,
che ’l su’ cor duro ver’ del mi’ fi’ molle.