Rime (Michelangelo)/192. S'è ver, com'è, che dopo il corpo viva

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192. S'è ver, com'è, che dopo il corpo viva

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192. S'è ver, com'è, che dopo il corpo viva
191. Se l'alma vive del suo corpo fora 193. A pena prima aperti gli vidd'io
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  S’è ver, com’è, che dopo il corpo viva,
da quel disciolta, c’a mal grado regge
sol per divina legge,
l’alma e non prima, allor sol è beata;
po’ che per morte diva5
è fatta sì, com’a morte era nata.
Dunche, sine peccata,
in riso ogni suo doglia
preschiver debbe alcun del suo defunto,

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se da fragile spoglia10
fuor di miseria in vera pace è giunto
de l’ultim’ora o punto.
Tant’esser de’ dell’amico ’l desio,
quante men val fruir terra che Dio.